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Mini contratti di sviluppo

Data di Scadenza:

04/08/2025

Stato:
IN APERTURA

Mini contratti di sviluppo

Sono ammissibili alle agevolazioni i piani di investimento che, attraverso lo sviluppo e/o la fabbricazione delle tecnologie critiche previste dal Regolamento STEP o lo sviluppo della relativa catena del valore, siano in grado di favorire la sicurezza degli approvvigionamenti nonché la resilienza e la produttività del sistema. Ai fini di cui al presente decreto e conformemente agli ambiti di intervento previsti dal decreto-legge n.60/2024, detti piani di investimento devono concernere i seguenti settori: a) tecnologie digitali e innovazione delle tecnologie deeptech; b) tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, incluse le tecnologie a zero emissioni nette; c) biotecnologie, compresi i medicinali inclusi nell’elenco dell’Unione dei medicinali critici.
Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i piani di investimento:
a) Devono riguardare un’unica unità produttiva che deve essere ubicata delle Regioni meno sviluppate;
b) Devono prevedere spese di importo non inferiore a 5 milioni di euro e non superiore a 20, al netto dell’IVA;
c) Devono essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione ed essere conclusi entro 36 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni;
d) Devono prevedere un piano occupazionale incrementale connesso alla realizzazione dell’investimento che preveda anche l’assunzione di occupati qualificati;
e) Garantiscono il rispetto del principio DNSH, sulla base degli orientamenti e delle indicazioni applicabili al PN RIC 2021 – 2027 discendenti dai documenti di riferimento citati in premessa e sulla base, ove applicabili, degli ulteriori indirizzi emanati in materia in sede nazionale e europea;
f) Non devono riguardare gli ambiti previsti all’articolo 7, paragrafo 1, del regolamento (UE) 1058 del 2021, nonché i settori esclusi dell’applicabilità del Regolamento GBER, riportati nell’allegato V.

I piani di sviluppo possono riguardare:
a) La creazione di una nuova unità produttiva;
b) L’ampliamento della capacità di produzione di un’unità produttiva esistente;
c) La riconversione di un’unità produttiva esistente, intesa quale diversificazione della produzione per ottenere prodotti che non rientrano nella stessa classe della classificazione delle attività economiche ATECO 2007 dei prodotti fabbricati in precedenza;
d) La ristrutturazione di un’unità produttiva esistente, intesa quale cambiamento fondamentale del processo produttivo esistente attuato attraverso l’introduzione di elementi innovativi, emergenti e all’avanguardia con un notevole potenziale economico.

 

Come:

Contributo a fondo perduto fino al massimo del 55% e finanziamento a tasso 0

Quanto:

min 5.000.000 € MAX 20.000.000 €

Cosa:

Opere edili, impianti, Attrezzature e macchinari, servizi e consulenze, digitalizzazione

Ente:

MIMIT- Ministero delle Im prese e del Made in Italy

A chi è rivolto:

Grande Impresa | Media Impresa | Piccola Impresa

Quale regioni interessa:

Italia

Tipologia di investimento:

Beni strumentali | Capitale Circolante | Efficienza energetica e impatto ambientale | Impianti, attrezzature e macchinari | Industria 4.0 | Proprietà intellettuale

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